“Se è vero che una rivoluzione può fallire anche se alimentata da teorie perfettamente concepite, nessuno ancora ha realizzato una rivoluzione vittoriosa senza una teoria rivoluzionaria.”
Amílcar Cabral
Vincenzo Russo
La Resistenza continua. IL COLONIALISMO PORTOGHESE, LE LOTTE DI LIBERAZIONE E GLI INTELLETTUALI ITALIANI, Meltemi, Milano, 2020.
Collana: Pensiero Atlantico
L’idea di fondo del libro parte da una riflessione critica sull’originale e complessa intuizione per cui – come recita il titolo mutuato dalle parole di Giovanni Pirelli – «la Resistenza continua» e «continua nelle lotte dei popoli soggetti al colonialismo, all’imperialismo, per la loro effettiva indipendenza». All’interno della vasta costellazione terzomondista e antimperialista delle molteplici sinistre italiane (anche extraparlamentari) che occupano il campo politico-ideologico tra gli anni Sessanta e Settanta, disegniamo le traiettorie e le intersezioni di alcune figure cruciali della politica e della cultura italiana come Giovanni Pirelli e Joyce Lussu. La militanza critica e politica, l’opera di promozione e divulgazione di certi pensatori (Frantz Fanon, Amílcar Cabral, Agostinho Neto tra gli altri) e di certe culture periferiche (in particolare quelle provenienti dall’Africa di lingua portoghese che in quegli anni lotta per la sua liberazione) sono il contrappunto intellettuale di un sostegno effettivo, reale, “storico” alle cause dei movimenti di liberazione africani. Quando il leader della Frente de Libertação de Moçambique Samora Machel afferma che «per noi mozambicani, Reggio Emilia era l’Europa», iscrivendo in termini di solidarietà i rapporti tra un certo PCI italiano, un certo sindacalismo emiliano e la Frelimo, cogliamo in maniera icastica il ruolo che l’Italia ha svolto in quegli anni non solo per interpretare ma per anche per condividere la «collera del mondo» dei dannati della terra.
ISBN 978-88-8353-962-6