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Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano

 

Scritti dal carcere è una selezione operata dallo stesso autore a partire dai suoi quaderni del carcere, la cui materialità è composta di circa 2.000 fragili fogli scritti a mano. Il processo di scrittura di questa raccolta ha come termini cronologici e come confini spaziali l’ingresso dello scrittore nel Padiglione Detentivo della PIDE a Luanda nel 1961 e la sua partenza dal campo di lavoro di Tarrafal nel 1972. Durante questi dodici anni di reclusione, José Luandino Vieira ha annotato la sua visione del carcere quale osservatorio eccezionale della nazione angolana, ha manifestato i suoi progetti politici e letterari, ha evidenziato il progetto comunitario dell’Angola come veicolo di unione e resistenza, di ansie e sogni collettivi. Gli scritti sono datati e presentano un notevole valore umano, letterario e politico rispetto alle lotte di liberazione della nazione angolana, al progetto letterario di Vieira e in generale ai temi della storia e della letteratura angolana.

José Luandino Vieira è uno dei più grandi scrittori dell’Angola e una delle principali voci dell’Africa di lingua portoghese. Lusitano di nascita, angolano per scelta, ha pagato con il carcere la sua opposizione al regime fascista e colonialista di Salazar.

 

José Luandino Vieira, Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano, Meltemi, collana Pensiero Atlantico, 2022. Prefazione di Onofrio Romano, introduzione di Margarida Calafate Ribeiro e Roberto Vecchi, traduzione di Elisa Scaraggi.